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Anziani ed alimentazione, cosa c’è da sapere

Molto spesso gli anziani vengono colpiti, senza che nemmeno se ne rendano conto, da diversi problemi dovuti ad una scorretta alimentazione. Con l’età è normale vedere i piccoli problemi di salute e gli acciacchi aumentare, quindi capita spesso che tutti quei sintomi che su di un corpo più giovane verrebbero immediatamente notati, passino praticamente inosservati quando invece colpiscono un anziano.

Se si ignorano i segnali di un alimentazione scorretta troppo a lungo, possono sorgere diversi problemi da cui non è sempre facile riprendersi. È per questo che non bisognerebbe lasciare troppo a lungo gli anziani da soli, anche quando sono completamente autosufficienti: dato che ad una certa età si tende a lasciarsi un po’ andare, avere qualcuno come un membro della famiglia o una badante, come quelli che trovi nel centro Nessuno è Solo Torino, che si occupi di fare la spesa e di cucinare dei pasti completi e salutari può prevenire diversi disagi legati ad un’alimentazione scorretta.

Alle volte, i problemi di alimentazione negli anziani, sorgono anche in assenza di trascuratezza o di cambiamenti sostanziali nella dieta. Questo avviene, oltre che per causa di una naturale maggiore delicatezza dell’intero organismo, che invecchiando tende a “sopportare” meno un alimentazione non perfetta, anche perché con l’invecchiamento il corpo tende ad avere bisogno di nutrienti diversi e, quindi, di alimentarsi in tutt’altro modo rispetto a come si faceva prima. Anche le abitudini spesso tendono a cambiare: dato che gli anziani tendono a fare meno attività fisica e con minore intensità, un’alimentazione pensata per un organismo più giovane e attivo può portare all’ingrassamento ed all’obesità, che sono fattori di rischio che andrebbero evitati. Ma quindi quali sono i cambiamenti che gli anziani devono apportare alla propria dieta?

Quali sono i problemi più comuni negli anziani legati all’alimentazione?

Non di rado gli anziani tendono a bere e mangiare poco. Questi due aspetti possono essere fonte di grandissimi problemi sia a breve termine che a lungo termine. La diminuzione di sete ed appetito rappresenta, nella maggior parte delle persone, un normale sintomo dell’invecchiamento. Tuttavia occorre saper distinguere la normale scomparsa della sensazione di fame e sete dovuta alla minore attività fisica dell’anziano da una situazione di rifiuto di acqua e cibo dovuto ad altri tipi di problemi. La dieta di un anziano sano dovrebbe essere simile a quello di un normale adulto, anche se con un apporto di calorie giornaliere minore e con una maggiore attenzione agli alimenti difficili da digerire e agli zuccheri semplici. Non di rado, invece, gli anziani tendono a diminuire eccessivamente le dosi di cibo, causando un indebolimento del proprio organismo e del proprio sistema immunitario: questo va evitato a tutti i costi.

Anche l’idratazione è importante. La diminuzione della sete è un altro sintomo piuttosto diffuso tra gli anziani di tutto il mondo, ma può facilmente portare la persona anziana a disidratarsi. Soprattutto nei mesi più caldi, è fondamentale assicurarsi che l’anziano beva regolarmente ed a sufficienza, anche quando non avverte lo stimolo della sete.

Come assicurarsi che gli anziani mangino a sufficienza

Come già detto, la diminuzione degli stimoli di fame e sete possono creare non pochi problemi a chi ha parenti anziani, anche se questi sono autosufficienti. Il pericolo principale di un alimentazione scorretta è dato dal fatto che i primi problemi che ne derivano possono essere facilmente scambiati per normali acciacchi, e quindi risultare invisibili. Per assicurarsi che gli anziani mangino a sufficienza occorre essere certi che consumino i cinque pasti al giorno tipici della normale alimentazione di un adulto: colazione , pranzo, cena e due spuntini, uno tra pranzo e cena ed uno tra colazione e pranzo. La dieta dell’anziano deve essere ricca di fibre, frutta, verdura, legumi.